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SIULP, terminato il corso del BJJ4Police. “Un successo per la formazione delle nostre forze dell’ordine”.

Aggiornamento: 8 mar

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Si è svolto dal 5 al 7 marzo presso la palestra Bear Brothers Club Dojo di Trieste, il seminario di difesa personale in servizio di polizia - coazione fisica nell’adempimento di un dovere dell’ufficio, necessità ed inevitabilità – mitigazione del disagio.


Tale iniziativa, organizzata dal SIULP FVG con il patrocinio della Segreteria Nazionale, ha visto la partecipazione di trenta operatori delle forze dell’ordine che, sotto la guida esperta dei tre istruttori giunti dalla capitale, hanno sviluppato i moduli del primo livello relativi alla nuova ed importante tecnica. Durante le tre intense giornate formative, è stato Insegnato il programma “BJJ4POLICE”, ideato dalla Fondazione Sicurezza e Libertà in collaborazione con il SIULP e OPES Roma (Ente di Promozione Sportiva riconosciuto da CONI e CIP), in partnership con il Corso di Laurea in Scienze Motorie dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale.


Questo corso innovativo di Brazilian Jiu Jitsu incorpora tecniche collaudate in un sistema di facile apprendimento, progettato per supportare gli operatori della Polizia di Stato nelle situazioni di intervento corpo a corpo. Il programma è stato già insegnato a circa 200 operatori della Polizia di Stato, dislocati in diverse province italiane, tra cui Milano, Bologna, Torino, Rimini, Forlì Cesena, Reggio Emilia, Roma, Bergamo, Genova, Ravenna, Monza e Brianza, e ora si è aggiunta Trieste. L’obiettivo del corso è fornire gli strumenti teorico-pratici necessari a modulare una “difesa operativa” in risposta alle problematiche sempre più complesse della società attuale e alle nuove forme di pericolo, con un focus particolare sulle condizioni di disagio e sul relativo funzionale.


Nel primo livello del “BJJ4POLICE”, sono stati trattati vari aspetti della colluttazione, dalla parte giuridica a quella pratica. Gli operatori hanno appreso tecniche di difesa dalla distanza in piedi, l’avvicinamento, la caduta al suolo, il contenimento del soggetto, e la ritenzione dell’arma in situazioni di pericolo. Il programma si compone di 25 moduli (per un totale di 45 procedure), predisposte con un coefficiente di difficoltà crescente, che hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi con una molteplicità di situazioni reali da strada, analizzando cosa fare e, soprattutto, cosa evitare.


Un aspetto centrale del programma “BJJ4POLICE” è la sua capacità di adattarsi a diverse situazioni, mantenendo sempre il focus sul problema, e rispondendo con un intervento modulato, rispettando La de-escalation sull’uso della forza. Tale approccio permette di proteggere l’incolumità di tutti i soggetti coinvolti, inclusi i diritti e la dignità dell’aggressore. I dati ufficiali provenienti dalle agenzie di sicurezza estere dove il protocollo è già attivo mostrano una significativa riduzione delle lesioni sul campo: fino al 48% per gli agenti e al 53% per i malviventi, grazie all’efficacia delle tecniche di controllo.


Il programma “BJJ4POLICE” è pensato per essere accessibile a tutti gli operatori (con idoneità al servizio completa), indipendentemente dall’età, dal sesso o dalle capacità atletiche, e offre loro le abilità per neutralizzare la minaccia, mantenere il controllo delle armi e ottenere una posizione di vantaggio, in modo da poter utilizzare forza adeguata se necessario.


La consegna dei diplomi ai partecipanti è stata effettuata dal Segretario Nazionale Silvano Filippi. Durante l’evento erano anche presenti il Questore di Trieste, dott. Pietro Ostuni, e l’Assessore alla Sicurezza, Caterina De Gavardo, a cui sono stati consegnati i crest del BJJ.

 
 
 

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