Sicurezza al collasso. Siulp FVG “tagli, propaganda e attori improvvisati”.
- Siulp Trieste
- 28 set
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“Non tende a scemare la vis polemica sulla sicurezza in FVG e suona più forte che mai nelle orecchie degli addetti il brocardo di Sallustio: In pace leones, in proelio cervi; un potente Monito sul pericolo di trascurare la sicurezza. Il piatto è servito avrebbe detto oggi Corrado posto che l’insicurezza è stata alimentata ad arte da chi la sicurezza l’ha distrutta per fini propagandistici. Ragionieri, che su input dei decisori politici, dietro a lussuose scrivanie tagliavano i costi dei professionisti che per oltre 170 anni hanno garantito la pace sociale, il rispetto del dissenso, il diritto a manifestare, il diritto ad uscire la sera senza venire rapitati. Spoiler: l’aumento significativo dei reati predatori da strada non è solo ed esclusivamente causa della carenza di Uomini e mezzi, ma di una certa politica che abbandona la gente al suo destino, infischiandosene del fatto che cercano il mangiare nei cassonetti della spazzatura. Così a fronte dei benpensanti da scrivanie dorate, assistiamo con profonda tristezza all’assalto della diligenza. La sicurezza verso la totale privatizzazione con guardie particolari giurate che chiedono i lampeggianti blu, polizie locali declinate alla sostituzione etnica dei Poliziotti, che aprono reparti cinofili, fanno articolate indagini sulla droga, si consorziano, si espandono oltre i principi di territorialità e temporalità, ronde, passeggiate dei volonterosi, semina di telecamente senza soluzione di continuità che di tutta evidenza, nella prevenzione, sono utili come le foglie d’ortica. Si badi bene che non è questa una difesa di corpo, ma la mera constatazione fattuale di come il drastico taglio di chi per duecento anni ha garantito un determinato standard di sicurezza abbia aperto le porte alla babele scoordinata di attori che sgomitato e spingono per accapparrrarsi competenze sempre più ampie. Questo sistema schizzofrenico di attori senza una regia che si muovono autonomi in tutti i campi della sicurezza porta alla drammatica situazione che tutti noi, come cittadini fruitori, viviamo giorno dopo giorno, bombardati dai media.” commenta così il Segretario Regionale del Siulp FVG Fabrizio Maniago. “La domanda delle domande è: Qualcuno si farebbe operare di appendicectomia da un barrelliere con tutto il rispetto per la professione Perché è questo che sta accadendo in termini di sicurezza, al netto dei rischi di coloro i quali, in buona fede operano senza un’adeguata preparazione giuridica e operativa (cfr. Massimo Zen). Continuare su questa china non farà che perggiorare una situazione in cui militarizzeremo le strade, metteremo un carro armato ad ogni incrocio, apriremo dei lagher dove stoccare corpi umani oramai inutili, perché fuori dal mondo della produzione in quanto, non più lavoratori e non più consumatori. Mentre assistiamo inermi alla crisi dell’equilibrio internazionale liberale, potremo almeno cercare di rimettere a posto il nostro vivere quotidiano. Militari si, mettiamoli ai confini, liberiamo la Polizia di Stato e mettiamola nelle città. Vogliamo ampliare i compiti della Polizia Locale? Inglobiamoli nella Polizia di Stato che sta affrontando la più grande carenza di organico mai vista. Le Guardie Particolari Giurate si occupino della tutela dei beni privati come è sempre stato. Se vi sono cittadini volonterosi si impegnino nel sociale, nell’inclusione, nella formazione di cittadini consapevoli. Lasciamo ai professionisti dello Stato quel compito che per quasi duecento anni hanno assolto in modo superlativo. Dotiamoli del capitale umano che gli è stato indebitamente sottratto, spostando l’asse della sicurezza verso il privato e ritorniamo ad essere seri su questi temi.” - conclude Maniago.




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